Le glicogenosi (GSD) sono disturbi ereditari che colpiscono il metabolismo dei carboidrati.
Le persone con una glicogenosi epatica sono soggette a ipoglicemia, ovvero a bassi livelli di glucosio nel sangue.
Queste malattie sono ereditarie, cioè dipendono dai geni che hai ereditato dai tuoi genitori.
Ogni giorno, nel tuo corpo avvengono un numero enorme di reazioni chimiche.
La maggior parte di queste reazioni serve a trasformare il cibo in energia o a supportare la crescita e la riparazione dei tessuti. Se soffri di un disturbo metabolico, significa che c’è un problema in una o più di queste reazioni.
Il glucosio è una forma semplice di carboidrato. Il glucosio nel sangue (a volte chiamato "zucchero nel sangue") è una delle principali fonti di energia per il corpo.
Significa “bassi livelli di glucosio nel sangue”. (È diverso da ‘Iperglicemia’ che significa “alti livelli di glucosio nel sangue”.)
Ipo = Basso
Iper = Alto
L’ipoglicemia necessita attenzione urgente.
I carboidrati sono uno dei principali nutrienti che assumi attraverso il cibo. La maggior parte dei carboidrati nella tua dieta proviene da alimenti amidacei come pane, riso, pasta, noodles e patate. I carboidrati si trovano anche in alimenti zuccherati come dolci, torte, biscotti, marmellata, miele e sciroppo.
In termini semplici, il corpo utilizza il glicogeno per immagazzinare il glucosio che non è necessario per un uso immediato. Quando i livelli di glucosio nel sangue iniziano a scendere, il glicogeno può rilasciare il glucosio nel sangue.
Se hai una glicogenosi epatica, c'è un problema nell'ottenere il glucosio dai depositi di glicogeno.
Se hai una glicogenosi epatica, il tuo corpo non riesce a gestire correttamente le riserve di glicogeno. Per questo è importante seguire con attenzione il piano alimentare e i controlli medici, così da evitare ipoglicemie.
Con la giusta gestione, puoi condurre una vita sana e il più possibile completa.
Se soffri di glicogenosi epatica, il tuo centro metabolico di riferimento lavorerà per ridurre i sintomi e favorire la crescita, lo sviluppo e il benessere generale.
I sintomi possono variare in base al tipo di GSD. Uno degli obiettivi principali della cura è prevenire le ipoglicemie (“hypo”), cioè quei momenti in cui i livelli di zucchero nel sangue scendono troppo.
A causa dell'accumulo di glicogeno nel fegato, quest'ultimo può ingrossarsi (il termine medico è epatomegalia).
Esternamente, questo può apparire come un addome prominente che sembra sproporzionato rispetto al resto del corpo.
Con una buona gestione, nel tempo il fegato tenderà a ridursi di dimensioni.
Poiché il corpo non può utilizzare i suoi depositi di glicogeno per mantenere i livelli di glucosio nel sangue, è necessario mangiare frequentemente.
In particolare, i bambini piccoli hanno un elevato fabbisogno energetico rispetto alla loro dimensione. Ad esempio, nei neonati non ancora diagnosticati, i genitori possono notare che piangono frequentemente per essere allattati.
Per crescere correttamente, i bambini hanno bisogno di energia.
Nei soggetti non trattati, ci sono difficoltà nel mantenere un approvvigionamento energetico costante. Questo può interferire con la crescita, e i bambini con GSD possono apparire più bassi rispetto alla loro età. Tuttavia, con una gestione adeguata, la crescita migliorerà.
Il termine Glicogenosi non si riferisce a una sola condizione, ma comprende diverse tipologie. Di seguito sono descritti i principali tipi di glicogenosi epatica. Trova maggiori informazioni sul tipo che ti interessa:
In questo tipo di glicogenosi, il corpo non riesce a rilasciare il glucosio dai depositi di glicogeno.
Quando i livelli di glucosio nel sangue si abbassano, il corpo cerca fonti alternative di energia:
I chetoni sono una fonte alternativa di energia che il corpo produce quando i livelli di glucosio nel sangue sono bassi. In condizioni normali, i chetoni sono presenti in quantità molto basse e vengono prodotti a partire dalle riserve di grasso corporeo.
Il cervello ha bisogno di molta energia e preferisce il glucosio come fonte principale. Tuttavia, quando i livelli di glucosio sono bassi, il cervello può utilizzare anche i chetoni per funzionare correttamente. Anche i muscoli possono sfruttare i chetoni in caso di ipoglicemia.
Sebbene siano utili, è importante che i chetoni restino a livelli controllati, perché un’eccessiva produzione può causare complicazioni metaboliche
Una gestione dietetica ottimale mira a ridurre il rischio di abbassamenti eccessivi dei livelli di glucosio nel sangue. In questo modo, il corpo non sarà costretto a produrre chetoni o a consumare i muscoli per generare energia.